Il popolo è sovrano. O forse no …
Nei millenni della storia umana, forze positive e negative si sono affrontate in una eterna lotta per il potere, per il sopravvento, per l’affermazione.
Modelli di organizzazione sociale e politica di vario genere si sono succeduti nel tempo, con alterne fortune per la popolazione. Re, tiranni, gruppi di potere …
In tempi abbastanza recenti, In molti Paesi è andata sempre più affermandosi una formula di governo della cosa pubblica che appare sotto molti aspetti una soluzione perfetta: la democrazia.
Sistema in cui il popolo è sovrano, in quanto titolare del diritto di scelta dei governanti.
Troppo spesso, però, alla democrazia si accompagnano brutti vizi: corruzione, mala gestione della cosa pubblica, sperpero del denaro pubblico, giustizia che spesso non fa il corso che dovrebbe fare e chi più ne ha più ne metta …
Verrebbe veramente da scardinare il sistema. La tentazione di imbracciare un forcone e fare un ribaltone è grande. Si, è grande … Ma poi?
Mi giro indietro e osservo la storia umana … tanta sofferenza, tante guerre, tanti modelli andati in frantumi. Poi arriva la democrazia. Tanti difetti, ma anche tanti pregi.
Pur con tanti difetti, la democrazia appare oggi il miglior sistema percorribile per organizzare la vita del mondo e per garantire crescita economica e sociale.
Teniamocela stretta. Ad oggi si può affermare con certezza che non esistono in questo mondo sistemi perfetti. Le utopie non sono di questa dimensione. Belle, ma impossibili. Certo, l’utopia è una spinta formidabile per la crescita e il miglioramento della condizione umana. Ma non si può pensare di realizzarla su questa nostra amata Terra, ove tutto è imperfetto e limitato, a partire dall’essere umano.
Democrazia perfetta … si, sarebbe bello. Ma non è possibile.
E allora?
Allora lottiamo per tenerci questa maledetta democrazia imperfetta, senza abbandonarla a se stessa, senza lasciarla morire. Lottare per la democrazia significa lottare per i diritti, per la giustizia, per l’equità sociale, per il rispetto della legge. Ognuno di noi deve operare attivamente per salvarla dal “tanto non cambierà mai niente”, dal “è tutto marcio” … Dobbiamo uscire dalla logica della chicchera da bar.
Non lasciamola in mano a chi potrebbe farla morire. Dobbiamo vigilare sempre sulla nostra cara democrazia, dobbiamo curarla, accudirla. Vogliamole bene.
Non ci dobbiamo abituare alla democrazia. Dobbiamo continuamente ravvivarla, nei gesti e nelle azioni di tutti i giorni, come in un matrimonio.
Altrimenti ci accorgeremo di quanto era bella solo quando l’avremo persa …
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