Le proposte di modifica al sistema di reversibilità delle pensioni e le polemiche che ne sono derivate, mi portano a formulare qualche riflessione.
Cosa sono i contributi previdenziali? Somme di denaro il cui versamento è reso obbligatorio dallo Stato-Mamma al fine di garantire al Cittadino-Figlio una congrua pensione al termine della vita lavorativa.
E’ come se ogni cittadino lavoratore mettesse periodicamente nel proprio salvadanaio somme di denaro per poi utilizzarle quando non avrà più una reddito perché in pensione.
Sono quindi denari direttamente correlati al contribuente che li ha versati e non alla generalità dei contribuenti. Non per niente, l’entità della pensione di un cittadino viene determinata proporzionalmente alle somme nel tempo accantonate dallo stesso.
Ben diversi sono i tributi (le “tasse”), somme che vengono versate allo Stato dal contribuente al fine di concorrere alle spesa pubblica in generale. Dal singolo cittadino per tutti i cittadini.
Non capisco quindi perché vi siano molteplici blocchi legislativi all’utilizzo dei contributi previdenziali da parte di colui che ne è il legittimo proprietario: colui che li ha versati.
Un primo blocco è rappresentato dal fatto che per avere diritto alla percezione di un assegno pensionistico sia necessario versare i contributi per un numero minimo di anni a seconda della tipologia di contributi versati. Se si versa meno, si rischia di perdere tutti i contributi versati!
Un altro blocco è identificato nell’impossibilità di trasferire, in caso di morte del pensionato, ad altri eredi che non siano il coniuge, la propria pensione di reversibilità. Quindi, se una vedova che ha versato contributi per 40 anni va in pensione e dopo un anno muore, il suo assegno pensionistico non lo percepirà nessuno, nemmeno i suoi legittimi eredi (eventuali figli etc.). Nemmeno una piccola parte del capitale versato. Tutto perduto!
Insomma, tanti trabocchetti a favore dello Stato, che così riesce a requisire e sequestrare importanti somme che non gli spettano. Dette somme sono del cittadino che le ha versate. Punto e basta!!
Credo che tutto ciò sia assolutamente incostituzionale, ingiusto e truffaldino.
Penso che se qualcosa non cambierà, sarà più corretto parlare di con-tributi invece che di contributi …