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25 Febbraio 2016

Caro Totti

25 Febbraio 2016

Non ti conosco. O per meglio dire so di te quello che sanno tutti quelli che ti hanno visto solo sui giornali oppure in televisione.

Posso pensare che tu sia una persona verace, che non sia più di tanto cambiata dopo avere incontrato il successo. Ma sono solo impressioni.

Una cosa però credo di avere capito e penso che risponda al vero.

Il tuo legame con la Roma viene da lontano. Ed è un legame forte, dettato dalle ragioni del cuore.

Un legame che nel tempo non è stato minimamente scalfito dalle sirene delle altre squadre che ti tentavano, che ti volevano con loro. Un legame che ha resistito alle promesse di milioni di euro, di contratti da favola che altri, che non erano la Roma, ti proponevano …

Tu hai deciso fin da subito: la Roma è la tua casa, la tua famiglia, la città a cui devi tutto il tuo amore e la tua riconoscenza. E non l’hai mai tradita.

E ora? Qualcuno appena arrivato in squadra non ti considera più, non ti reputa più indispensabile e cancella anni di una storia d’amore bellissima. Tutto annullato e dimenticato in pochi secondi.

Ma tu sei Totti e non ci stai. Certo, non ci stai. Giusto.

Ma perchè ti meravigli? Sembra che tu non conosca il mondo del calcio …

I valori dello sport? Ma dove sono?

Caro Totti, come tutti i mondi dove il dio denaro detta le regole, anche nel calcio i veri valori non possono sopravvivere e vengono travolti dalla ragion di Stato … il business prima di tutto. I proprietari investono milioni di euro per vincere, per attirare gli sponsor, per ottenere vantaggi economici diretti e indiretti. Tu non gli servi più e senza nemmeno ringraziarti ti mettono le valigie sulla porta … d’uscita.

I giocatori sono numeri: numeri che a fine anno devono tornare e fare quadrare i bilanci. Solo numeri e niente più.

E non solo in Serie A e in generale tra i “professionisti”, ma anche molto spesso in quelle società del mondo dilettantistico che aspirano ad entrare nel mondo dei “grandi”, di quelli che contano. Calpestando fin da subito i sogni di tanti ragazzi che ancora credono che la persona sia al centro del sistema.

Caro Totti, ci sarebbero stati mille modi migliori per salutarti e ringraziarti finalmente per tutti questi anni di intensa dedizione alla squadra. Ma non l’hanno fatto, perchè non è nelle corde del sistema calcio.

Ma noi continuiamo ad applaudire e a tifare per le nostre squadre del cuore. Quando però del cuore non ce n’è più la ben che minima traccia.

Come ho già ricordato in precedenti commenti, impresa s� ma non a tutti i costi …

Perchè la persona può e deve essere al centro delle azioni di tutte le attività, profit o no profit. Totti o non Totti.

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